mercoledì 30 dicembre 2015

martedì 22 dicembre 2015

Follia gender a scuola: bimbi, ecco il "terzo sesso" - IlGiornale.it

SALERNO: FOLLIE GENDER A SCUOLA, ARRIVA IL TERZO SESSO

Alex non sa se è maschio o femmina, e non per ignoranza o per indecisione. "Ha sempre le idee chiare su ciò che vuole essere- spiega un passo dello spettacolo - I giorni pari è maschio e i giorni dispari è femmina, dice. Ma oggi è diverso: è innamorato, per la prima volta, e sente che tutto questo non basta più. Oggi vorrebbe essere tutto insieme, come l'unicorno, l'ornitorinco, o i dinosauri".

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/follia-gender-scuola-bimbi-ecco-terzo-sesso-1206025.html

domenica 20 dicembre 2015

Conferenza: Gender, mito o realtà? Massa - MS 20/12/2015


voglio invitarti a un evento di ProVita: si tratta di una conferenza a Massa (MS), domenica 20 dicembre, "Gender:mito o realtà?". Ti aspettiamo!

Buona giornata,

Antonio Brandi


GENDER: MITO O REALTA'?
Domenica 20 dicembre avrà luogo a Massa (MS) la conferenza organizzata da ProVita, "Gender: mito o realtà?".
Il relatore sarà Alessandro Fiore, portavoce di ProVita, che spiegherà le origini filosofico-culturali delle gender theories e come si sono sviluppate nel corso di questi ultimi decenni, pervadendo la cultura dominante e le istituzioni, in modo subdolo e metodico. 
L'incontro si terrà alle ore 18.00 nella sala conferenze Emmerent, in Via Ghirlanda.
Ti aspettiamo, passaparola!
INFO: http://www.notizieprovita.it/eventi-provita/gender-mito-o-realta-se-ne-parla-a-massa-carrara/



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martedì 15 dicembre 2015

Presepe sì o presepe no?

Natale 2015


La canzoncina dell'alfabeto del Natale modificata alla materna De André di Pisa



Presepiamoci. L'iniziativa del quotidiano La Nazione.

lunedì 7 dicembre 2015

Regione Toscana Dire e Fare 2015

Il tavolo 5
I partecipanti

La scheda

Introduce la
"necessità di una sempre maggiore integrazione e condivisione nella progettazione degli interventi educativi tra enti locali e scuola"

mentre giustamente la ministro Giannini ne critica l'ingerenza

Con 
"apertura della comunità scolastica alla realtà dei territori, con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e il potenziamento delle iniziative progettuali rivolte al raggiungimento di obiettivi formativi di inclusione, partecipazione e concreta attuazione dei principi di pari opportunità, di educazione alla parità dei sessi, di lotta a tutte le discriminazioni"

si ventila l'ingresso nella scuola di enti esterni: con quale controllo? i soliti da foraggiare?
Di fronte a strutture fatiscenti e obsolete, lo spazio maggiore viene offerto all'introduzione di ideologie.

Il Tavolo 2

Afferma che "La scuola può essere luogo di esercizio dei diritti (e doveri) di cittadinanza digitale, attraverso l'accrescimento della "consapevolezza digitale", la capacità di utilizzare i servizi, la partecipazione attiva all'informazione e alla conoscenza, attraverso percorsi di inclusione digitale e sociale" ed è coordinato dall'Assessora Chiofalo

Questo progetto presenta tutti gli ingredienti per legittimare
 le nuove e pericolose sperimentazioni gender sui bambini delle famiglie toscane
,
​sperimentazioni senza basi scientifiche e di
esito ignoto,
 accampando i nobili pretesti dichiarati.

giovedì 26 novembre 2015

Gender al Comune di Calcinaia: misfatto

L'orrendo spettacolo della politica, con l'arroganza della maggioranza e l'opportunismo della minoranza.

La prima non lungimirante perché avendo pienamente i numeri avrebbe potuto gestire con distacco, invece di alzare più volte la voce e non concedere la parola al pubblico per una parvenza di democrazia e invece si è incartata su penosi discorsi superficiali e qualunquisti per approfittare dell'insperato accorrere di una folla mai vista in Comune da parte della giunta dei partiti di maggioranza e dell'opposizione (una lista civica).

Lettura testuale di tutte le variazioni di bilancio durata circa 90 minuti per inasprire il pubblico intervenuto in modo da arrivare al punto alle 19:30 ca.

La votazione si conclude con i soli due voti contrari della lista civica alle 20:30 ca.

Presenti almeno una cinquantina di persone con un grande striscione e numerosi cartelloni colorati preparati dalle famiglie preoccupate, discriminate dai sostenitori della non discriminazione.

Presenti anche membri del Comitato Famiglia Scuola Educazione.

I vari estensori si sono dovuti sperticare nel sostenere la pluralità e democraticità della proposta negando ogni implicazione gender.

Tali nobili propositi vengono però contraddetti nei fatti.
L'outing del consigliere proponente in sede di consiglio e anche sulla stampa nei giorni successivi evidenzierebbe obiettivi all'insegna del reclutamento omosessualista della proposta all'interno delle scuole
http://www.pisatoday.it/cronaca/mozione-gender-scuola-calcinaia-pisa-spiegazione-tani-coming-out.html

http://www.pisatoday.it/cronaca/approvata-mozione-gender-scuola-calcinaia-pisa-coming-out-tani.html

Il sindaco di Calcinaia, continuando a tenere un livello comunicativo rasoterra successivamente replica:
http://m.quinewsvaldera.it/calcinaia-ciampi-risponde-al-comitato.htm

Se i contenuti della mozione erano ovvi a cosa è servito proporla?
Negare le differenze tra uomo e donna è una tesi gender esattamente come rilevato dal Comitato dei genitori che chiedevano un confronto
http://www.quinewsvaldera.it/calcinaia-gender-la-posizione-del-comitato.htm

Convegni contro il gender sono stati ospitati nella sede del Comune quindi l'opposizione era già palese senza considerare la mobilitazione a Roma del 20 Giugno di un milione di persone.

Ignorata una raccolta di oltre 200 firme di genitori di Calcinaia.

Pur essendo stata depositata la mozione con anticipo non è stata comunque neppure dai proponenti discussa con le famiglie.

Il tono e il contenuto risultano discriminatori proprio da parte di coloro che intendono educare contro la discriminazione.

La frase finale della sindaco è una chicca all'insegna del dialogo della tolleranza: siamo disponibili a discutere tanto poi facciamo come ci pare.

La ministro Giannini in visita in Toscana, richiama l'indipendenza tra scuola e amministrazioni:
http://www.toscanamedianews.it/firenze-crocifisso-a-scuola-giannini-stoppa-le-polemiche.htm

Qui gli atti (con rilevanza economica) eventualmente approvati a valle della nobile mozione (es. l'acquisto di libri gender, già esposti durante la discussione delle mozione)
http://85.43.159.250/publishing/AP/index.do

Leggi anche l'antefatto
http://www.infogender.it/2015/11/gender-al-comune-di-calcinaia.html

Gender al Comune di Calcinaia: antefatto

Giovedì 26 Novembre 2015 è all’ordine del giorno del consiglio comunale di Calcinaia una mozione della maggioranza dal titolo con titolo: “EDUCARE ALLE DIFFERENZE” (protocollo: 0011113 - del: 19/11/2015). 
I comitati attivi sul territorio “Difendiamo i Nostri Figli PISA” e “Famiglia Scuola Educazione PISA”, composti da genitori, educatori e docenti, hanno promosso una raccolta di firme per chiedere il ritiro della mozione, visionabile sulla pagina facebook https://www.facebook.com/Comitato-Famiglia-Scuola-Educazione-Pisa-1560856234186596/?ref=ts&fref=ts

e sarà possibile aderirvi inviando una mail a: “noGenderCalcinaia@gmail.com

La mozione in oggetto vorrebbe impegnare la Giunta Comunale su temi che non sono di sua competenza e neppure di competenza esclusiva della scuola. Infatti, l’educazione dei figli è diritto-dovere primario dei genitori, soprattutto nella sfera della sessualità e dell’affettività del bambino, in accordo con quanto affermato da:
  • Art. 30 Costituzione italiana: “È dovere e diritto dei genitori, mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio”;
  • Art. 26, terzo comma, della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (Parigi, 10 dicembre 1948): “i genitori hanno un diritto prioritario nella scelta del tipo di formazione che deve essere data ai loro figli”;
  • Protocollo. n. 1 Convenzione europea per i diritti dell’uomo (1950): “Lo Stato, nell’esercizio delle funzioni che assume nel campo dell’educazione e dell’insegnamento, deve rispettare il diritto dei genitori di provvedere a tale educazione e tale insegnamento secondo le loro convinzioni religiose e filosofiche”.

Inoltre, la mozione preoccupa seriamente i genitori di Calcinaia perché impegna la Giunta Comunale a sostenere progetti extracurriculari e la formazione degli insegnanti che si rifanno alla teoria “gender”(o agli “studi di genere”) secondo cui essere “uomo” o “donna” sarebbe il risultato di condizionamenti familiari culturali e sociali prescindendo, dunque, dal proprio sesso biologico.

La lotta alla discriminazione di genere e agli stereotipi di genere sono, pertanto, il pretesto per introdurre nei bambini, fin dalla più tenera età, tale “ideologia” definita da Papa Francesco addirittura “uno sbaglio della mente umana”.
I comitati invitano i cittadini che sono contrari a questo progetto di stravolgimento antropologico a testimoniare con la loro presenza il loro dissenso verso la mozione che sarà votata in Consiglio Comunale il giovedì 26 novembre dalle ore 18:00.

Potete seguirci su

mercoledì 11 novembre 2015

domenica 8 novembre 2015

Dossier Scuole Friuli Venezia Giulia

Il Dossier  "Progetto regionale di prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo omofobico" del Friuli Venezia Giulia, redatto dal Comitato Genitori "Vogliamo educare i nostri figli"
inviato a luglio alla Presidenza della Repubblica, Presidente del Consiglio e al Ministero della Pubblica Istruzione.
E' una ricostruzione dettagliata e documentata di quanto avvenuto (e sta avvenendo) in Friuli riguardo all'attuazione di Progetti "contro il bullismo"
attuati in diverse scuole, finanziate dalla regione (fin dal 2009) in particolare nel periodo 2013-2015, per la maggior parte senza consenso/informazione verso genitori

Regione Liguria contro il gender

La nota di Avvenire con le due mozioni approvate dal consiglio regionale della Liguria contro la diffusione dell'ideologia gender nelle scuole

sabato 7 novembre 2015

Sentinelle in piedi a Pisa

Il comunicato del Comitato Famiglia Scuola Educazione di Pisa
http://www.pisatoday.it/cronaca/comitato-famiglia-pisa-sentinelle-7-novembre-2015.html

La Nuova Bussola Quotidiana
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-sentinelle-aggredite-da-chi-educhera-i-nostri-figli-14412.htm

Il Tirreno - Pro-gay e sentinelle, coi fischi si comunica male:

Danilo Renzullo con video del portavoce delle sentinelle:

Pisatoday quotidiano online:

La Nazione - video di Antonia Casini a Pisa:

martedì 27 ottobre 2015

Gender... all'università

Nasce CIRQUE - Centro interuniversitario di ricerca queer

16 incontri sulla transessualità a Palazzo Ricci, Università di Pisa

Presentazione dell'illustre filosofo che ha tenuto il primo incontro il 21 Ottobre

Egon Botteghi, laureato in filosofia con una tesi sull'importanza dell'uso della metafora nelle costruzione del pensiero scientifico.
Co-fondatore del collettivo Intersexioni e del collettivo Anguane, attivista antispecista, nel 2008 è stato co-fondatore di uno dei primi rifugi per animali da redddito attivo in Italia. Referente per la genitorialità trans dell'associazione Rete Genitori Rainbow. È ideatore del progetto "Liberazione Generale", giornate di studio e di prassi politica (Firenze 2013 and Verona 2014) sulle correlazioni tra liberazione animale, omo-transfobia, sessismo e diritti delle persone intersex.
È autore dello spettacolo teatrale "Mi chiamo Egon. Diario di un uomo transessuale", che ha debuttato a Pisa nel Maggio 2015.

Intersexioni è, insieme alle Rete di Educare alle differenze Pisa, AIED e Casa della donna di Pisa, co-promotore di Educare alle differenze

Leggi anche la nostra presentazione del progetto

venerdì 7 agosto 2015

Zenit: Messi all'indice i nemici della "sexual left"

Leggi l'articolo del quotidiano telematico che analizza le motivazioni dell'attacco agli intellettuali e alle reazioni popolari anti gender

Leggi anche l'articolo  su sito noaimatrimonigayinitalia.it Svolta anti-gender in Europa, le lobby tremano


venerdì 24 luglio 2015

Settimana contro la violenza: termina il protocollo MIUR Dipartimento Pari Opportunità (UNAR)

Con l'anno scolastico 2014-15 termina il triennio previsto per il protocollo in oggetto (scaricabile in PDF dal sito UNAR) attivato nel 2012-13. Un'occasione in meno per introdurre il gender nelle scuole

Nata nel 2009 questa iniziativa è ad alto rischio di rinnovo, segnalare alla redazione, tramite modulo in calce eventuale link

mercoledì 15 luglio 2015

Buona scuola, circolare MIUR antigender e Piano straordinario Unar

La legge 13 del 15 Luglio 2015 sulla cosiddetta Buona Scuola dalla Gazzetta Ufficiale introdotta dal governo Renzi, intrisa di parole di moda, dal sapore altruistico e umanitario come la lotta al bullismo, la parità di genere, la pace e simili, per legittimare nelle scuole la lotta al credo religioso, il reclutamento omosessuale e la distruzione del modello familiare naturale, nelle lettere d ed l del comma 7 dell'unico articolo 1 e nel comma 16 del medesimo unico articolo 1 che costituisce il testo della legge

Il citato comma 2 dell'articolo 5 della legge 93 del 14 Agosto 2013 sulla violenza contro le donne dalla Gazzetta Ufficiale (cliccare su articolo 5 e scorrere fino al comma 2)


La circolare sul consenso informato del MIUR (Ministero Istruzione Università e Ricerca) n.4321 del 6 Luglio 2015 con la quale il direttore generale del ministero non dice nulla di nuovo ma si limita a ribadire quanto già stabilito per tenere calmo il milione di manifestanti di Roma e tutti gli altri rimasti a casa in vista dell'approvazione della legge sulla Buona scuola
  • Il contesto illustrato da Avvenire
  • Comunicato NCD per tenere buono l'elettorato, dopo non avere fatto nulla di utile


Il Piano straordinario UNAR (Ufficio Uazionale Antidiscriminazioni Razziali della presidenza del consiglio dei ministri che ha autoincluso oltre alle tematiche razziali la propaganda gender e omosessualista)

sabato 20 giugno 2015

Manifestazione a Roma contro il gender a scuola e per la famiglia naturale



Papa Francesco ha parlato col Cardinal Vallini, vicario di Roma, della grande manifestazione del 20 giugno e manda a dire con entusiasmo: RIEMPITE LA PIAZZA!!! E' vero che si tratta di una manifestazione laica, aconfessionale, che parte dal basso cioè da genitori preoccupati, ma è certamente di conforto per tutti il fatto che il Papa stesso dia la sua approvazione ed esorti a non mancare questo "appuntamento con la Storia". Se è vero che il MIUR sta già facendo marcia indietro appena saputo dell'evento di Piazza San Giovanni, motivo in più per invitare tutti a Roma. Sappiamo che questo non basta, ma sappiamo anche quanto i politici siano attenti ai numeri. Se saremo in tanti, le buone conseguenze sono assicurate.

Sabato 20 Giugno è stata indetta una Manifestazione a Roma che partirà da Piazza della Repubblica per arrivare a Piazza San Giovanni.
E’ un’iniziativa che parte dal basso, dalla società civile, dai genitori, che si sono resi conto quanto la famiglia ed i bambini, i più deboli ed indifesi, siano in grave pericolo.
L’opera di smantellamento della famiglia continua da anni anche in ambito politico con provvedimenti legislativi e giurisprudenziali volti a facilitare e banalizzare il divorzio, l’aborto, la contraccezione, la fecondazione artificiale.
Ora si vuole persino distruggere il concetto stesso di matrimonio: è in corso di approvazione il disegno di legge Cirinnà che sostanzialmente legalizza il matrimonio omosessuale e le adozioni gay, promuovendo anche, nella pratica, l’orrenda pratica dell’utero in affitto. Lo possiamo, lo dobbiamo fermare: questo sarà possibile solo se lanciamo un segnale forte al mondo politico, scendendo in piazza in massa il prossimo 20 giugno.
Al Senato inoltre è stato depositato il disegno di legge Fedeli che intende introdurre l’ideologia gender nei programmi scolastici di tutte le scuole e università.
Perfino nel decreto Renzi sulla “buona scuola” è stato introdotto l’insegnamento della “parità di genere” (perché non, semplicemente, parità tra i sessi?).
Questi progetti e iniziative insinuano dubbi e incertezze nei bambini e nei più giovani sulla propria identità sessuata, pretendendo che sarebbe normale avere un “genere” contrastante con il proprio sesso biologico; giustificano e promuovono ogni tipo di orientamento sessuale; insegnano che sarebbe normale avere due mamme o due papà. In generale questo tipo di educazione alla sessualità o all’affettività è slegato da ogni riferimento morale e produce spesso una sessualizzazione precoce dei bambini.
Nel frattempo con l’accusa di omofobia si tenta di intimidire, di ghettizzare e di far tacere ogni voce che parli a nome del buon senso e della natura.
Le prime e principali vittime di tutte queste follie (ddl Cirinnà sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso, ddl Fedeli, progetti ispirati al gender e all’omosessualismo) sono i bambini che – se nascono – crescono privi di punti fermi di riferimento, incerti sulla loro identità e sull’identità dei loro genitori. Saranno bambini fragili, inclini ad avere dubbi esistenziali precoci e profondi, dubbi identitari, incertezze, problemi psicologici e relazionali.
Non possiamo più assistere passivamente a tutto questo. E’ ora di scendere in piazza, tutti. Lo dobbiamo ai nostri figli e ai nostri nipoti. Lo dobbiamo perché crediamo che c’è ancora del Bene in questo mondo e val la pena combattere per esso.
Tutti in Piazza della Repubblica sabato 20 giugno!
Maggiori informazioni
http://www.notizieprovita.it/notizie-dallitalia/il-20-giugno-tutti-in-piazza-per-i-bambini-e-per-la-famiglia/

Articolo di Giorgio Ponte su La Croce Quotidiano

Il circolo territoriale Lucca Viareggio de La Manif pour tous parteciperà alla manifestazione indetta dal per il 20 giugno p.v. a Roma.

FAMIGLIA: MOBILITAZIONE NAZIONALE IL 20 GIUGNO A ROMA

Manifestazione a piazza San Giovanni su gender nelle scuole e ddl Cirinnà

"Per promuovere il diritto del bambino a crescere con mamma e papà, vogliamo difendere la famiglia naturale dall'assalto a cui è costantemente sottoposta da questo Parlamento, vogliamo difendere i nostri figli dalla propaganda delle teorie gender che sta avanzando surrettiziamente e in maniera sempre più preoccupante nelle scuole”.

Il comitato "Difendiamo i nostri figli", spiega così la convocazione a Roma per il prossimo 20 giugno di una manifestazione che si annuncia imponente a difesa dell'istituto del matrimonio, della famiglia composta da un uomo e da una donna, del diritto del bambino ad avere una figura materna e una paterna, senza dover subire già dalla scuola dell'infanzia la propaganda dell'ideologia gender definita da Papa Francesco "un errore della mente umana”.
Spiegano i promotori: "Chiamiamo alla mobilitazione nazionale tutte le persone di buona volontà, cattolici e laici, credenti e non credenti, per dire no all'avanzata di progetti di legge come il ddl Cirinnà che dell'ideologia gender sono il coronamento e arrivano fino alla legittimazione della pratica dell'utero in affitto.

Ci troveremo tutti in piazza a Roma, schierati a difesa della famiglia e dei soggetti più deboli, a partire dai bambini". La manifestazione, che si terrà a piazza San Giovanni dalle 15.30, è promossa dal comitato "Difendiamo i nostri figli" a cui aderiscono personalità provenienti da diverse associazioni tra cui Simone Pillon, Giusy D'Amico, Gianfranco Amato, Toni Brandi, Filippo Savarese, Costanza Miriano, Mario Adinolfi, Jacopo Coghe, Maria Rachele Ruiu, Paolo Maria Floris, Alfredo Mantovano, Nicola Di Matteo. Portavoce del comitato è il neurochirurgo Massimo Gandolfini.

La Manif pour tous Lucca Viareggio | lucca@lamanifpourtous.it

Famiglia, Fratelli d’Italia Roma aderisce alla manifestazione del 20 giugno

I coordinamenti romani di Fratelli d’Italia-An e di Gioventù Nazionale aderiscono alla manifestazione organizzata dal comitato "Difendiamo i nostri figli", che si svolgerà sabato 20 giugno in Piazza San Giovanni a Roma.

«Aderiamo - spiega Andrea De Priamo, portavoce romano di Fratelli d’Italia - per difendere la famiglia tradizionale e il sacrosanto diritto dei bambini di crescere con un padre e una madre e per chiedere al Governo politiche a sostegno della natalità e delle giovani coppie».
«Scenderemo in piazza per difendere le giovani generazioni dalla follia ideologica del gender – dichiarano i dirigenti romani di Gioventù Nazionale - e per ribadire la nostra totale contrarietà al ddl Fedeli, che vuole introdurre l'insegnamento dell'educazione sessuale di genere nel nostro sistema scolastico. Riteniamo inaccettabile – concludono - il tentativo di insegnare nelle scuole, con il pretesto di combattere il bullismo e la discriminazione, una teoria assurda che vuole cancellare le differenze tra i sessi e mettere a rischio la crescita e il benessere dei più piccoli».

venerdì 15 maggio 2015

Indicazioni nazionali

Le indicazioni nazionali ministeriali nelle passate edizioni del 2012 (attuale) e nella versione precedente già prendono in considerazione e coprono tutti i cosiddetti problemi di disuguaglianza

Educare alle differenze (scosse.org)

Il progetto nato a Roma il 20 Settembre 2014, dettagliatamente descritto su scosse.org, ha come obiettivo la scuola, in quanto (il neretto era già presente) è
http://www.scosse.org/educare-alle-differenze-20-settembre-2014-roma/
un’iniziativa nata dal basso e autofinanziata per sostenere la scuola pubblica, laica e democratica
Le azioni proposte per tutte le fasce di età ripartite su 7 tavoli
http://www.scosse.org/i-report-dei-tavoli/

A proposito dell'infanzia (0-6 anni), (i simboli @ e i MAIUSCOLI erano già presenti)
L’ESIGENZA espressa con maggiore forza da tutt@ @ partecipanti è stata quella che venga messa in campo e garantita una FORMAZIONE che riguardi le tematiche legate ai generi; che sia continuata, permanente e trasversale; che permei l’intero mondo della scuola e dell’istruzione e la pratica educativa; che integri diverse figure e approcci professionali; che preveda gli studi di genere e la pedagogia di genere negli studi universitari di futur@ maestr@ ed educatrici/ori;
Si consiglia la lettura integrale del report tavolo 1, sono solo due pagine

Tra "I temi messi in evidenza:" (i MAIUSCOLI erano già presenti)
il riconoscimento della centralità del CORPO e della cura del rapporto con esso, nelle scuole, soprattutto nella primissima infanzia. Si evidenzia infatti come il corpo sia uscito dalla scuola, lasciando il posto a un feticcio bidimensionale normalizzato. Che tali corpi siano dunque corpi sessuati e differenti e che tale riassunzione di dignità e centralità consentano il REINGRESSO della differenza fisica e della DISABILITÀ. Con conseguente conoscenza e condivisione di questa da parte di tutto il gruppo delle/dei pari e l’ingresso del TRANSGENDERISMO, dell’INTERSESSUALISMO e del TRANSESSUALISMO finora tabù per tutto ciò che concerne il rapporto con questa fascia di età e la riflessione che la riguarda.
Le indicazioni nazionali ministeriali, già recepiscono le esigenze e le preoccupazioni espresse, pur senza toccare la delicata sfera affettiva/sessuale e senza l'introduzione di ideologie destabilizzanti per il bambino come il gender

Ecco cosa si sta già facendo per l'infanzia in tante scuole
http://www.scosse.org/attivita/formazione-infanzia/

L'AIED (associazione Italiana Educazione Demografica) e la Casa della donna di Pisa figurano tra gli enti aderenti al progetto al n. 5 e al n. 38, quindi sono estensori, non semplici organizzatori di una singola Assemblea cittadina svolta nell'aula magna della Mazzini
http://www.scosse.org/educare-alle-differenze-2015-i-copromotori/

Ciascun genitore rimane libero di introdurre all'interno della propria famiglia l'ideologia del gender, non sussistono divieti

Leggi il nostro esteso rapporto sull'introduzione del progetto a Pisa Sabato 24 Gennaio 2015

Leggi un emozionante articolo informativo de La Croce sull'evento gender organizzato a Pisa Sabato 09 Maggio 2015

venerdì 8 maggio 2015

Marina di Pisa Genitori oggi: nuove sfide fra tradizione e innovazione

Fare il genitore è il mestiere più affascinante e dinamico, ma anche più complesso e difficile che ci sia, soprattutto perché richiede una continua capacità di evolvere in virtù dei cambiamenti di crescita dei figli e perché crescere, in particolare, ragazzi adolescenti in questa società piena di insidie, richiede molto impegno e fatica.
I ragazzi hanno bisogno di genitori fermi e sicuri che sappiano porsi come educatori affettivi e amorevoli ma al contempo anche autorevoli, che sappiano tracciare i binari lasciando tuttavia spazio per la costruzione di una graduale autonomia personale. Per riuscire ad esercitare in modo costruttivo il proprio compito di educatori, è importante prima di tutto comprendere la delicata e complessa fase evolutiva dell’adolescenza e poi acquisire strumenti che aiutino a tenere fermo il timone, perché la barca possa continuare viaggiare anche quando il mare diventa più burrascoso.
È di questo che si parlerà a

Marina di Pisa
venerdì 8 maggio alle ore 18
sala parrocchiale della Chiesa di Maria SS. Ausiliatrice

La dott. Graziella Baracchini Muratorio, già Primario di Neuropsichiatria infantile all’Ospedale Santa Chiara di Pisa e la dott.ssa Francesca Lemmi, psicologa e specialista in psicoterapia cognitiva in questo primo spazio di apertura dedicato ai genitori, parleranno sul tema:

Genitori oggi: nuove sfide fra tradizione e innovazione

Un incontro su cosa significhi e comporti fare i genitori oggi, quale sia la funzione materna e paterna, il ruolo della madre e del padre, gli stili educativi da utilizzare con i ragazzi, come coltivare dialogo e ascolto in famiglia e non per ultimo, come comprendere e affrontare i bisogni degli adolescenti.

giovedì 7 maggio 2015

Pisa Cerrelli: Famiglia, Scuola, Educazione, tra Costituzione e proposte di Legge

Scarica la locandina in PDF

Avv. Giancarlo Cerrelli
Vicepresidente Centrale
Unione Giuristi Cattolici Italiani

Giovedì 07 Maggio 2015
Pisa Santa Maria del Carmine
(ingresso dietro la chiesa lato campanile)



Promosso da

Comitato Famiglia Scuola Educazione Pisa

in collaborazione con

Comunicato stampa

Apparso su
  • Il Tirreno del 5/5/2015
  • La Nazione del 6/5/2015

La repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull’uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare” (Art. 29 Cost. It.). Ma esiste ancora una verità naturale sulla famiglia? Anzi esiste ancora una verità naturale sull’uomo? L’ideologia gender, che sta prendendo sempre più spazio e sta arrivando anche nelle nostre scuole va oltre: non esistono solo due sessi, non conta il dato biologico, conta l’orientamento sessuale che è influenzato dalla società. Siamo maschi e femmine perché così ci hanno educato a essere?
Di questo e altro si parlerà giovedì 7 maggio alle ore 21 nella sala delle conferenze della Chiesa del Carmine, Corso Italia, Pisa in un incontro pubblico dal titolo:
Famiglia, scuola, educazione: tra Costituzione e proposte di legge.
Interverrà l’avv. Giancarlo Cerrelli, vice-presidente dell’Unione nazionale giuristi cattolici invitato da varie associazioni pisane.
Si tratta di un'occasione per potersi informare sulle tematiche familiari ed educative in un periodo come questo in cui in Parlamento si stanno discutendo e approvando alcuni disegni di legge sulla materia.

giovedì 30 aprile 2015

Manif pour tous Viareggio: Maschio, femmina e...? I nostri figli tra famiglia, educazione, gender e libertà

Giovedì, 30 Aprile 2015, ore 21:15
la sala Alcione Hotel Astor
Viale G.Carducci, 54 Viareggio

Interverranno:
Avv. Simone Pillon
consigliere nazionale del Forum delle associazioni Familiari e segretario dell'associazione 'Vita è'
Dott. Renzo Puccetti
socio fondatore dell'associazione 'Scienza e Vita' e vice presidente dell'associazione "Vita è"

Verranno esposte  le problematiche umane, antropologiche, sociali e di diritto date dalla diffusione e dall’istituzionalizzazione della teoria del gender in Italia, allo scopo di informare e sensibilizzare i cittadini sull'urgente salvaguardia della famiglia e dell'educazione dei nostri figli sempre più minacciata dalle recenti proposte di legge (ddl Cirinnà, ddl Scalfarotto ddl Fedeli)

La Manif pour Tous Circolo Territoriale Lucca Viareggio
lucca@lamanifpourtous.it

La locandina dell'evento è visualizzabile al link
https://www.facebook.com/654269004665627/photos/a.654273397998521.1073741827.654269004665627/840568532702339/?type=1&theater

martedì 28 aprile 2015

Elezioni del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione

Dopo 20 anni, il 28 aprile, in tutte le scuole statali, tutto il personale scolastico, parteciperà alle elezioni per il rinnovo del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (dopo 20 anni).
Il presidente dell' Arcigay in un convegno del CESP, a Roma, ha invitato in una riunione specifica con docenti e dirigenti, a votare la loro lista (cobas) per favorire la diffusione in tutte le scuole italiane della identità di genere con abbattimento di stereotipi

Si riportano di seguito alcuni candidati delle diverse liste quelli che hanno a cuore la crescita armonica e rispettosa dell'essere umano per non correre il rischio di votare proprio coloro che appoggiando politiche educative contrarie ai valori naturali, decidano liberamente di stravolgere la secolare antropologia che sta per essere soppiantata dalle inconsistenti pretese di modernità del gender

Per i docenti della scuola primaria:
5. MICHELETTO Lucia – lista n. VI, motto SNALS-CONFSAL: la forza delle tue idee.

Per i docenti scuola secondaria di I grado;
1. BIGELLI Laura – lista n. XI, motto SNALS-CONFSAL: la forza delle tue idee.

Per i docenti scuola secondaria di II grado:
3. MARZULLO Giuseppe - lista V Snals Confsal: la forza delle tue idee.

3. CEPPAI Maricilla - lista III Snadir-Democrazia e Innovazione

Per i dirigenti:
1. DOMINA Cataldo, d.s. I.C. Cardarelli - Massaua di Milano - lista n. VII, motto: Una scuola che ci crede.

venerdì 24 aprile 2015

Gender nelle scuole dell'infanza e primarie a Montelupo Fiorentino

Leggi il progetto dell'Istituto Comprensivo Baccio da Montelupo

Leggi l'articolo sul settimanale diocesano di San Miniato ladomenicaonline.diocesisanminiato.it

mercoledì 15 aprile 2015

Comune di Ponsacco: Scuola e gender, educare e non indottrinare

I GENITORI DI PONSACCO


invitano le Famiglie, gli insegnanti, i dirigenti scolastici , gli educatori


ALL'INCONTRO SUL TEMA:


"SCUOLA E GENDER"
"EDUCARE E NON INDOTTRINARE"

Relatore: Avv. Andrea Gasperini
Dott. Psc. Paola Biondi

MERCOLEDÌ 15 APRILE
ORE 21,15
presso Sala Valli del Comune 
Piazza Valli Ponsacco

Mostra gender nel Lazio meridionale

Leggi l'articolo dal sito comune-info.net

lunedì 13 aprile 2015

Arcidiocesi di Lucca su gender

Leggi su

l'annuncio del ciclo di incontri del 17-24/4 e 8/5/2015 alle 21 nel salone dell’Arcivescovato, in piazzale Arrigoni

L'incontro, dal titolo "Maschile e femminile in psicologia e neuroscienza", ha visto intervenire, in qualità di relatori, il prof. Pietro Pietrini e la prof.ssa Partizia Mascari

Su La nuova Bussola Quotidiana, è riportata la lettera aperta di una fedele della Diocesi di Lucca (Elisabetta Samek Lodovici nipote del famoso filosofo Emanuele Samek Lodovici)

Lo stesso incontro verrà proposto anche a Pisa, il 28 Aprile, al polo Carmignani

Un asterisco ci sommergerà

Leggi l'articolo di Andrea Bartelloni dal sito del quotidiano online corrieredelsud.it

Linee di orientamento Miur su bullismo e cyberbullismo

Scarica il documento dal sito del ministero

giovedì 9 aprile 2015

Comitato "Famiglia Scuola Educazione" Pisa

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Statuto

1 - E’ costituito un comitato denominato “Famiglia, scuola, educazione” composto da genitori di alunni delle scuole di ogni ordine e grado, dirigenti scolastici, docenti e cittadini comunque interessati alle tematiche educative, nel territorio di Pisa e provincia allo scopo di:
a) monitorare le attività scolastiche affinché sia garantita ai genitori una completa e preventiva informazione circa i programmi, i contenuti, le professionalità ecc., dei soggetti esterni coinvolti in tali iniziative ecc.;
b) interloquire, su segnalazione di quei genitori che ne facciano richiesta, con i dirigenti e i docenti nei casi in cui i temi trattati riguardino aspetti dell’affettività e della sessualità che esulano dalle competenze della scuola e che debbono, quindi, essere vagliati in collaborazione con i genitori dei minori;
c) intervenire a sostegno dei genitori coinvolti e su loro mandato con lettere, comunicati, diffide ecc., affinché sia garantito il rispetto del loro primario diritto-dovere di “mantenere, istruire, educare i propri figli” come stabilito dall’art. 30 della Costituzione, ribadito dagli artt. 28 e 29 della Carta dei diritti del fanciullo e contemplato anche nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo all’art. 26;
d) promuovere la conoscenza e la consapevolezza dei problemi educativi legati alla diffusione dell’ideologia di genere o “gender”.

2 - Il Comitato riunito in Assemblea elegge tra gli aderenti un Consiglio composto di 7 membri.
- Il Consiglio, che resta in carica per un anno, sceglie, tra i suoi componenti, un Portavoce, un Segretario ed un Tesoriere e si riunisce periodicamente, su impulso del Portavoce, per trattare le questioni su cui delibererà a maggioranza dei presenti.

3 - il  Portavoce ha il compito di rappresentare il Comitato nei rapporti con l’esterno, di intervenire a nome dello stesso in ogni consesso, privato o pubblico, e di compiere ogni attività inerente al suo scopo sulla base di quanto stabilito in assemblea e nel Consiglio.
- Il Segretario aiuta il Portavoce e ne fa le veci in caso di suo impedimento, redige il verbale delle riunioni e lo trasmette agli aderenti collegati con la posta elettronica.

4 - L’Assemblea del Comitato è convocata dal Portavoce nei locali dal medesimo indicati tramite e.mail contenente i punti all’o.d.g., da trasmettersi a tutti gli aderenti con preavviso di 5 gg., almeno una volta ogni 3 mesi; per questioni di carattere urgente il preavviso è di 2 gg.
- Di ogni riunione dell’Assemblea del Comitato redige un sintetico resoconto da far pervenire a tutti gli aderenti.

5 - Per eventuali necessità di spesa, collegate alla propria attività, il Comitato si autofinanzierà dotandosi di un fondo cassa, tenuto dal Tesoriere, ripartendo tra gli aderenti ogni onere per quote paritarie.

6 - Ciascun aderente potrà revocare l’adesione al Comitato dandone comunicazione al Portavoce.
- Il recedente non ha diritto alla ripetizione di somme da esso eventualmente conferite in cassa.

7 - Il Comitato potrà cessare per decisione della totalità degli aderenti o per il venir meno della pluralità di essi. Nel caso residuassero somme nella cassa esse saranno devolute in beneficenza in favore di associazioni a difesa della famiglia.

Manifesto

L’azione del Comitato è incentrata sulle seguenti linee essenziali:
- Sì al rispetto del ruolo primario dei genitori e delle diverse sensibilità, comprese quelle religiose, ogni volta che la scuola ritenga di affrontare temi relativi alla sessualità e all'affettività.
- Sì  a un’educazione che – superando la mera istruzione e la semplice retorica – aiuti tutti gli studenti ad apprezzare il valore intrinseco e assoluto di ogni persona umana in quanto tale e a prescindere dalle sue caratteristiche o atteggiamenti.
- Sì a campagne serie di prevenzione e repressione del bullismo nelle scuole e di ogni aggressione fisica o verbale rivolta contro chi è «diverso», si tratti di allievi con disabilità, figli di genitori immigrati, di religione cristiana, ebrea, musulmana… o di nessuna religione, con tendenze omosessuali ecc..
- No all'indottrinamento all'ideologia di genere o “gender”, secondo la quale uomini o donne non si nasce ma si diventa per cui, liberandosi dai «condizionamenti» del corpo sessuato, ogni ragazzo o ragazza è chiamato a scegliere liberamente se vuole essere uomo o donna.
- No a iniziative come quelle dell’ abolizione delle Festa della Mamma e del Papà, o che sostituiscano i termini «padre» e «madre» con quelli di «genitore 1» e «genitore 2» ecc.

Adesione

Scarica Statuto e Manifesto in PDF e PDF con logo
Scarica la sola griglia per raccolta adesioni in PDF e in Word

Per aderire al Comitato è sufficiente compilare il seguente modulo (ingrandisci in una nuova finestra)

 

mercoledì 1 aprile 2015

Tempi.it: Toccafondi a Vendola su gender

Leggi l'articolo sul quotidiano online con la richiesta di dimissioni di Vendola e la replica del sottosegretario all'istruzione Toccafondi sul gender

sabato 14 marzo 2015

Comitato genitori

I genitori degli alunni delle scuole cittadine si possono costituire in un comitato genitori

Il comitato ha una formalizzazione ed una gestione snella
Consente di identificare un portavoce per dialogare con le istituzioni, quali gli enti locali e le direzioni scolastiche
Il portavoce si esprime a nome di tutti, quindi ha la forza dell'unità e tutela i diritti individuali e delle famiglie

Accedi a statuto, manifesto e modulo di adesione online del Comitato "Famiglia, scuola, educazione" di Pisa

mercoledì 11 marzo 2015

Trieste e il "gioco del rispetto" nelle scuole dell'infanzia

Leggi gli articoli su
L'alunno radiato dalla scuola: la nuova Bussola Quotidiana

Leggi i dettagli del progetto: il gioco del rispetto | pari o dispari?

Il progetto si ispira a gender loops del 2008, che ha tra gli sponsor principali l'università cattolica di Berlino

Il kit de Il gioco del rispetto - dott. Valentina Morana



Le carte del kit (PDF)

RAI3 Question time al Ministro Giannini


Il documento sul gender dell'arcidiocesi di Trieste

mercoledì 25 febbraio 2015

Conferenza: Nuove Sfide Educative. L'ideologia gender nella scuola e la libertà di educazione

Leggi l'articolo, praticamente il volantino della manifestazione (non autorizzata) direttamente sul sito de Il Tirreno
Avv. Gianfranco Amato
Presidente Giuristi per la Vita
Introduce dott. R. Puccetti
Vicepresidente Vita è
Aula Magna Seminario Santa Caterina
Via San Zeno 2 - Pisa
Invito Facebook1 Facebook2

domenica 22 febbraio 2015

sabato 21 febbraio 2015

Documento della diocesi di Trieste sul gender a scuola

Leggi

  • l'articolo su Indottrinamento "gender" a scuola: a Trieste interviene la diocesi direttamente dal sito de La nuova Bussola Quotidiana e 
  • la presentazione del documento della diocesi di Trieste dal sito Cultura Cattolica

sabato 7 febbraio 2015

Referendum in Slovacchia sull'educazione sessuale e altri quesiti legati alla famiglia

Oltre il 21% della popolazione (il 13% aveva votato alle europee), ovvero un milione di persone, ha affermato alle urne il 7 Febbraio scorso, che deve essere facoltativa la partecipazione a lezioni su educazione sessuale e eutanasia nelle scuole (90% dei votanti).
Hanno ottenuto fino al 94% delle preferenze anche gli altri quesiti su
- affermazione della famiglia naturale
- adozione da parte di coppie dello stesso sesso

sabato 24 gennaio 2015

Associazioni omosessuali in una scuola di Pisa

Sabato 24 gennaio, alle ore 16, nell’aula magna del Complesso Mazzini di Via Gentileschi (che comprende scuole materne, elementari e medie) AIED, ArciLesbica Pisa, Arciragazzi Comitato di Pisa, Casa della Donna Pisa, Fratelli dell’Uomo Pisa, Le Barbe della Gioconda, Municipio dei Beni comuni, Nuovo Maschile, Pink Riot – Arcigay Pisa, Queersquilie – Collettivo Femminista queer ... la Regione Toscana ... tramite la normativa regionale ... una delle realtà più evolute a livello nazionale ... promuovendo percorsi nelle scuole, anche con attività di gioco e animazione

Erano presenti anche Pina Salinitro, presidente dell’AIED di Pisa, Ciccio Auletta, consigliere comunale di Una Città in Comune, e Marilù Chiofalo, assessora alle Pari Opportunità del Comune di Pisa
Il manifesto del piano di colonizzazione culturale a partire dagli insegnanti e dalla scuola
Leggi l'articolo completo sul sito di PaginaQ

Il preside non si limita ad ospitare, ma partecipa attivamente all'incontro.

L'assessore Chiofalo, dopo avere partecipato all'incontro, in un'interpellanza al Comune di Pisa, esordisce sostenendo di non conoscere il "gender".
Riferendosi all'incontro stesso, saluta la scomparsa di Paola Bora (già presidente della Casa della Donna) in un articolo a pag. IV del Tirreno del 27 Gennaio 2015 definendola letteralmente propria guida, oltre che esperta di "gender", Queer e femminismo.
Una sintesi della ricetta di Paola Bora si può reperire nell'articolo "Nella casa delle differenze" su Athenet online, dove il lesbismo sembra la felice soluzione all'oppressione maschile.

Scambio epistolare in ordine cronologico tra il "genitore" e il "preside" (pubblicazione approvata da entrambe le parti)

venerdì 23 gennaio 2015

Petizione CitizenGo: Sostegno al referendum slovacco per la famiglia

Leggi e aderisci alla petizione per sostenere il popolo slovacco in un referendum su famiglia e libertà di educazione direttamente sul sito CitizenGo

giovedì 8 gennaio 2015

Petizione CitizenGo: Presidente Maroni, non sospenda il convegno sulla famiglia!



Attivisti LGBT e "La Repubblica" attaccano il convegno "Difendere la famiglia per difendere la comunità" del prossimo 17 gennaio a Milano, patrocinato da Regione Lombardia.
Firma per chiedere al presidente Roberto Maroni di non sospendere l'evento e di confermare la sua partecipazione tra gli speaker.
FIRMA
Ciao,
Eccoci di ritorno dopo le feste, con una nuova campagna di CitizenGO.
Il prossimo 17 gennaio a Milano (Auditorium Testori, Piazza Città di Lombardia 1, ore 15) è previsto un convegno intitolato "Difendere la famiglia per difendere la comunità". L'evento, patrocinato da Regione Lombardia, vedrà la partecipazione (tra gli altri) di Costanza Miriano, Mario Adinolfi, padre Maurizio Botta e Luigi Amicone. I due interventi conclusivi saranno tenuti da Massimiliano Romeo, primo firmatario della mozione sulla giornata per la famiglia in Consiglio regionale, e dal governatore Roberto Maroni.
Il convegno (organizzato in collaborazione con Alleanza cattolica, Fondazione Tempi, Obiettivo Chaire e Nonni 2.0) avrà come tema centrale l'importanza della famiglia naturale per la società e nella protezione dei soggetti sociali più deboli e dell'infanzia, ma negli ultimi giorni è stato oggetto da forti attacchi da parte delle associazioni pro-gay e di alcune testate giornalistiche. La Repubblica titola addirittura 
"I gay vanno curati": anche Maroni partecipa al convegno omofobo. Polemica al Pirellone
Forse ti chiederai: "Cosa c'entra il 'curare i gay' con i contenuti del convegno?" E infatti non c'entra nulla. Il virgolettato utilizzato da Repubblica non si riferisce a nessuna dichiarazione dei partecipanti. Tra l'altro, l'evento non presenta tra i suoi temi quello dell'omosessualità, ma (come detto) tratterà del significato sociale e comunitario della famiglia fondata sull'unione di un uomo e una donna.
Molto semplicemente, le associazioni contestatrici, i giornali e i partiti politici che hanno fomentato la polemica vogliono impedire, tramite accuse infondate e manipolazioni, lo svolgersi di un incontro in tema di famiglia, probabilmente perché desiderano mettere a tacere chi non la pensa come loro, chi crede nella complementarietà tra uomo e donna, nell'importanza sociale della famiglia naturale, nella possibilità di aiutare (come fa Obiettivo Chaire, una delle associazioni organizzatrici) chi vive con disagio il proprio orientamento sessuale (ecco l'espediente per la bufera mediatica su "I gay vanno curati"; tuttavia, occorre precisarlo ancora una volta, il convegno non ha nulla a che fare con questi argomenti). Un caso montato sul nulla, che viene cavalcato da politici e giornalisti e che rischia di mettere a rischio lo svolgimento del convegno
È necessario far sentire la nostra voce, per dimostrare che non sono solo gli attivisti pro-gay ad essere presenti nel dibattito pubblico. Con questa petizione, chiediamo al presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni di confermare il patrocinio della Regione e la sua presenza all'evento. Per firmare, clicca sul link seguente:
http://www.citizengo.org/it/15347-sostegno-al-convegno-difendere-famiglia-difendere-comunita
Le firme raccolte saranno consegnate al governatore Maroni, per far vedere che ci sono migliaia e migliaia di persone che sostengono le ragioni della famiglia.
Grazie del tuo impegno.
Un caro saluto,
Matteo Cattaneo e tutto il team di CitizenGO
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