sabato 20 giugno 2015

Manifestazione a Roma contro il gender a scuola e per la famiglia naturale



Papa Francesco ha parlato col Cardinal Vallini, vicario di Roma, della grande manifestazione del 20 giugno e manda a dire con entusiasmo: RIEMPITE LA PIAZZA!!! E' vero che si tratta di una manifestazione laica, aconfessionale, che parte dal basso cioè da genitori preoccupati, ma è certamente di conforto per tutti il fatto che il Papa stesso dia la sua approvazione ed esorti a non mancare questo "appuntamento con la Storia". Se è vero che il MIUR sta già facendo marcia indietro appena saputo dell'evento di Piazza San Giovanni, motivo in più per invitare tutti a Roma. Sappiamo che questo non basta, ma sappiamo anche quanto i politici siano attenti ai numeri. Se saremo in tanti, le buone conseguenze sono assicurate.

Sabato 20 Giugno è stata indetta una Manifestazione a Roma che partirà da Piazza della Repubblica per arrivare a Piazza San Giovanni.
E’ un’iniziativa che parte dal basso, dalla società civile, dai genitori, che si sono resi conto quanto la famiglia ed i bambini, i più deboli ed indifesi, siano in grave pericolo.
L’opera di smantellamento della famiglia continua da anni anche in ambito politico con provvedimenti legislativi e giurisprudenziali volti a facilitare e banalizzare il divorzio, l’aborto, la contraccezione, la fecondazione artificiale.
Ora si vuole persino distruggere il concetto stesso di matrimonio: è in corso di approvazione il disegno di legge Cirinnà che sostanzialmente legalizza il matrimonio omosessuale e le adozioni gay, promuovendo anche, nella pratica, l’orrenda pratica dell’utero in affitto. Lo possiamo, lo dobbiamo fermare: questo sarà possibile solo se lanciamo un segnale forte al mondo politico, scendendo in piazza in massa il prossimo 20 giugno.
Al Senato inoltre è stato depositato il disegno di legge Fedeli che intende introdurre l’ideologia gender nei programmi scolastici di tutte le scuole e università.
Perfino nel decreto Renzi sulla “buona scuola” è stato introdotto l’insegnamento della “parità di genere” (perché non, semplicemente, parità tra i sessi?).
Questi progetti e iniziative insinuano dubbi e incertezze nei bambini e nei più giovani sulla propria identità sessuata, pretendendo che sarebbe normale avere un “genere” contrastante con il proprio sesso biologico; giustificano e promuovono ogni tipo di orientamento sessuale; insegnano che sarebbe normale avere due mamme o due papà. In generale questo tipo di educazione alla sessualità o all’affettività è slegato da ogni riferimento morale e produce spesso una sessualizzazione precoce dei bambini.
Nel frattempo con l’accusa di omofobia si tenta di intimidire, di ghettizzare e di far tacere ogni voce che parli a nome del buon senso e della natura.
Le prime e principali vittime di tutte queste follie (ddl Cirinnà sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso, ddl Fedeli, progetti ispirati al gender e all’omosessualismo) sono i bambini che – se nascono – crescono privi di punti fermi di riferimento, incerti sulla loro identità e sull’identità dei loro genitori. Saranno bambini fragili, inclini ad avere dubbi esistenziali precoci e profondi, dubbi identitari, incertezze, problemi psicologici e relazionali.
Non possiamo più assistere passivamente a tutto questo. E’ ora di scendere in piazza, tutti. Lo dobbiamo ai nostri figli e ai nostri nipoti. Lo dobbiamo perché crediamo che c’è ancora del Bene in questo mondo e val la pena combattere per esso.
Tutti in Piazza della Repubblica sabato 20 giugno!
Maggiori informazioni
http://www.notizieprovita.it/notizie-dallitalia/il-20-giugno-tutti-in-piazza-per-i-bambini-e-per-la-famiglia/

Articolo di Giorgio Ponte su La Croce Quotidiano

Il circolo territoriale Lucca Viareggio de La Manif pour tous parteciperà alla manifestazione indetta dal per il 20 giugno p.v. a Roma.

FAMIGLIA: MOBILITAZIONE NAZIONALE IL 20 GIUGNO A ROMA

Manifestazione a piazza San Giovanni su gender nelle scuole e ddl Cirinnà

"Per promuovere il diritto del bambino a crescere con mamma e papà, vogliamo difendere la famiglia naturale dall'assalto a cui è costantemente sottoposta da questo Parlamento, vogliamo difendere i nostri figli dalla propaganda delle teorie gender che sta avanzando surrettiziamente e in maniera sempre più preoccupante nelle scuole”.

Il comitato "Difendiamo i nostri figli", spiega così la convocazione a Roma per il prossimo 20 giugno di una manifestazione che si annuncia imponente a difesa dell'istituto del matrimonio, della famiglia composta da un uomo e da una donna, del diritto del bambino ad avere una figura materna e una paterna, senza dover subire già dalla scuola dell'infanzia la propaganda dell'ideologia gender definita da Papa Francesco "un errore della mente umana”.
Spiegano i promotori: "Chiamiamo alla mobilitazione nazionale tutte le persone di buona volontà, cattolici e laici, credenti e non credenti, per dire no all'avanzata di progetti di legge come il ddl Cirinnà che dell'ideologia gender sono il coronamento e arrivano fino alla legittimazione della pratica dell'utero in affitto.

Ci troveremo tutti in piazza a Roma, schierati a difesa della famiglia e dei soggetti più deboli, a partire dai bambini". La manifestazione, che si terrà a piazza San Giovanni dalle 15.30, è promossa dal comitato "Difendiamo i nostri figli" a cui aderiscono personalità provenienti da diverse associazioni tra cui Simone Pillon, Giusy D'Amico, Gianfranco Amato, Toni Brandi, Filippo Savarese, Costanza Miriano, Mario Adinolfi, Jacopo Coghe, Maria Rachele Ruiu, Paolo Maria Floris, Alfredo Mantovano, Nicola Di Matteo. Portavoce del comitato è il neurochirurgo Massimo Gandolfini.

La Manif pour tous Lucca Viareggio | lucca@lamanifpourtous.it

Famiglia, Fratelli d’Italia Roma aderisce alla manifestazione del 20 giugno

I coordinamenti romani di Fratelli d’Italia-An e di Gioventù Nazionale aderiscono alla manifestazione organizzata dal comitato "Difendiamo i nostri figli", che si svolgerà sabato 20 giugno in Piazza San Giovanni a Roma.

«Aderiamo - spiega Andrea De Priamo, portavoce romano di Fratelli d’Italia - per difendere la famiglia tradizionale e il sacrosanto diritto dei bambini di crescere con un padre e una madre e per chiedere al Governo politiche a sostegno della natalità e delle giovani coppie».
«Scenderemo in piazza per difendere le giovani generazioni dalla follia ideologica del gender – dichiarano i dirigenti romani di Gioventù Nazionale - e per ribadire la nostra totale contrarietà al ddl Fedeli, che vuole introdurre l'insegnamento dell'educazione sessuale di genere nel nostro sistema scolastico. Riteniamo inaccettabile – concludono - il tentativo di insegnare nelle scuole, con il pretesto di combattere il bullismo e la discriminazione, una teoria assurda che vuole cancellare le differenze tra i sessi e mettere a rischio la crescita e il benessere dei più piccoli».

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