lunedì 7 dicembre 2015

Regione Toscana Dire e Fare 2015

Il tavolo 5
I partecipanti

La scheda

Introduce la
"necessità di una sempre maggiore integrazione e condivisione nella progettazione degli interventi educativi tra enti locali e scuola"

mentre giustamente la ministro Giannini ne critica l'ingerenza

Con 
"apertura della comunità scolastica alla realtà dei territori, con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e il potenziamento delle iniziative progettuali rivolte al raggiungimento di obiettivi formativi di inclusione, partecipazione e concreta attuazione dei principi di pari opportunità, di educazione alla parità dei sessi, di lotta a tutte le discriminazioni"

si ventila l'ingresso nella scuola di enti esterni: con quale controllo? i soliti da foraggiare?
Di fronte a strutture fatiscenti e obsolete, lo spazio maggiore viene offerto all'introduzione di ideologie.

Il Tavolo 2

Afferma che "La scuola può essere luogo di esercizio dei diritti (e doveri) di cittadinanza digitale, attraverso l'accrescimento della "consapevolezza digitale", la capacità di utilizzare i servizi, la partecipazione attiva all'informazione e alla conoscenza, attraverso percorsi di inclusione digitale e sociale" ed è coordinato dall'Assessora Chiofalo

Questo progetto presenta tutti gli ingredienti per legittimare
 le nuove e pericolose sperimentazioni gender sui bambini delle famiglie toscane
,
​sperimentazioni senza basi scientifiche e di
esito ignoto,
 accampando i nobili pretesti dichiarati.